Salve, Pellegrino di Dio, andiamo li dove vai Tu!
“Un uomo che venuto da molto lontano” Beatissimo Giovanni Paolo II ha testimoniato in maniera ineguagliabile, che Stati Baltici ha in sé, oltre che una ricchezza culturale e artistica, un patrimonio spirituale di indubbio valore.
“Appena l'eletto Papa Giovanni Paolo II ha dichiarato che la metà del suo cuore è in Lituania, e che da ora vuole essere la voce della Chiesa “Muta”. Fino ad allora, non siamo stati solo la Chiesa ma anche il paese “Muto” – la Lituania. Visita del Giovanni Paolo II nel 4 - 8 settembre del 1993 e la preghiera nei maggiori santuari e la Porta dell'Aurora, la Collina delle Croci, Šiluva, l'immagine originale di Gesù Misericordioso (suora Maria Faustina Kowalska), la Messa alla presenza di migliaia persone e le parole incoraggianti ispirato molti di recuperare e creare una nuova Lituania.”- così dice arcivescovo Sigitas Tamkevičius.
Il sogno inseguito da tempo da Papa di visitare Lituania era molto forte. Due volte, nel 1984 e nel 1987 in occasione dei centenari di San Casimiro e del “battesimo della Lituania” aveva desiderato recarsi, ma il Cremlino gli aveva trasmesso un netto rifiuto. Papa Karol Wojtyla ricorda “le sofferenze del popolo lituano durante la lunga oppressione”, ma sottolinea che occore ora lavorare per la “riconciliazione”. È entrato come un re, al suono dell’organo che rimbombava nella cattedrale. È entrato da re nel tempio che il Cremlino aveva voluto cacellare trasformandolo in museo. La visita del Pap a Vilnius non è cominciata all’aeroporto, ma nella grande cattedrale. Rivolto verso il suo popolo e ai sacerdoti: “per voi non ci sono nè vincitori nè vinti, ma uomini e donne da aiutare a uscire dall’errore, persone da sostenere nello sforzo di riscatto dagli effete, anche psicologici, della violenza, del sopruso, della violazione dei diritti umani”.
In questo clima di riconquistata libertà è stato anche facile per un papa di radici lituane (madre era lituana), che "da tanto tempo percorreva ogni giorno con la preghiera le strade della Lituania" e non a caso all'inizio del pontificato aveva destinato al santuario della Porta dell'Aurora la sua berretta cardinalizia, poter realizzare il suo sogno. Infatti, nel pomeriggio del 4 settembre 1993, Giovanni Paolo II approdò a Vilnius, capitale della Lituania, per mettersi subito su quel singolare "sentiero mariano" che conduce dalla Porta dell'Aurora in Vilnius al santuario nazionale di Šiluva. Alla Madonna della Porta dell'Aurora (anche nelle Sacre Grotte Vaticane ce la cappella lituana con la copia del ritrato della Madona dell’Aurora), dopo aver sottolineato l'unità nella preghiera di tutti i popoli usciti dal tunnel della tragica utopia bolscevica, recitò il Rosario e al termine lasciò in dono un rosario d'oro. L'indomani, 5 settembre, nel "Vingio Parkas" (Il Parco Vingio) di Vilnius, alla recita dell'Angelus, ritornò con la mente ed il cuore alla Madre della Misericordia della Porta dell'Aurora e rinnovò l'invito a pregare per le necessità delle Comunità civili ed ecclesiali del Baltico, in particolare perché in esse regnino la concordia e la fraternità.
Sulla Collina delle croci nelle vicinanze con la quarta città di grandezza Šiauliai ricorda che „la croce è simbolo del amore“ e seguito ringrazia al popolo lituano per questa collina delle croci che divene la testimonianza ai tutti popoli del mondo. Le prime croci furono piantate per ricordare i caduti kurante la bataglia centro lo zar del 1863, crudelmente repressa. Altre croci furono piantate durante tutto il tempo, però la magior’ parte - il periodo in cui la Lituania faceva parte dell’URRS. Durante la regime sovietica croci e tutto il luogo atorno fu fatto distrugere dal governo. Però più distrugeva – più gente portava le croci sulla collina. Non fu distrutta la memoria e il simbolo di quelle croci a ricordo delle sofferenze del popolo lituano. Collina delle Croci, luogo indimenticabile con migliaia di croci sulla piccola collina, il luogo più visitato dai pellegrini da tutto il mondo in Lituania. Accanto alla collina per la volonta del Papa fu piantata la croce con la Sua dedicazione e costruito un monastero francescano.
Fonti:
- La guida della via dei pellegrini del Giovanni Paolo II“ (in Lituania)
- Alceste Santini „Giovanni Paolo II i viaggi nel mondo in campino per la pace“
- Atlante – la Repubblica „Storia di Karoli l Papa polacco“
Se volete sapere di più sui alcuni luoghi che fa parte della Via del pellegrinaggio di Papa Karol Wojtyla in Lituania. Tutto in italiano.
http://www.ausrosvartai.lt/index.php?option=com_content&task=view&id=201&Itemid=210
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